ECOSENS: nuove prospettive economiche e sociali per il futuro dell'energia nucleare nella società

Con la conclusione del progetto ECOSENS, finanziato dall’Unione Europea, e il suo evento finale al Politecnico di Milano, la ricerca ha evidenziato come l’energia nucleare debba essere considerata non solo dal punto di vista tecnico ed economico, ma anche alla luce dei valori sociali, dei vincoli ambientali e della sostenibilità nel lungo periodo.

Dall’8 al 9 settembre 2025, il Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano ha ospitato l’evento finale del progetto ECOSENS — Economic and Social Considerations for the Future of Nuclear Energy in Society. L’evento ha riunito partner, istituzioni e stakeholder per presentare i risultati di tre anni di ricerca collaborativa.

Questa occasione ha rappresentato un momento chiave per riflettere sulle conclusioni del progetto e sul tentativo di ripensare il modo in cui l’Europa affronta il tema dell’energia nucleare. In un periodo in cui cambiamento climatico, sicurezza energetica e sostenibilità dominano l’agenda pubblica, ECOSENS ha lavorato per colmare il divario tra potenziale tecnologico e realtà sociali.

La sostenibilità delle tecnologie nucleari è strettamente legata all’accettazione sociale e al futuro dell’energia nucleare. L’obiettivo del progetto ECOSENS era quello di rivalutare il ruolo del nucleare in Europa integrando le prospettive della società nelle valutazioni di sostenibilità, garantendo che le decisioni sulle tecnologie nucleari considerino non solo fattori tecnici ed economici, ma anche valori sociali, etica e sfide a lungo termine.

Il punto di forza del progetto è stato il suo approccio interdisciplinare. Nel dialogo sulla tematica sono stati coinvolti ingegneri, economisti, scienziati sociali e attori della società civile. Invece di considerare l’energia nucleare esclusivamente come un tema tecnico o politico, ECOSENS l’ha esplorata nel contesto più ampio dei fattori sociali, culturali ed economici. Questa riflessione non è stata astratta: cittadini, ONG, amministrazioni locali e rappresentanti dell’industria hanno partecipato a workshop e sondaggi, offrendo prospettive spesso assenti dalla pianificazione energetica.

Per l’Italia, dove il nucleare sta tornando al centro del dibattito nazionale dopo decenni di marginalità, questi risultati arrivano in un momento cruciale. Essi mostrano che le decisioni sul nucleare non riguardano solo kilowatt e ritorni sugli investimenti: riguardano equità, responsabilità tra generazioni e fiducia. In questo contesto, il Work Package 3, guidato dai prof. Giorgio Locatelli, Paolo Trucco e dall’ingegnere Giacomo Dei (Dipartimento di Ingegneria Gestionale) con il contributo del prof. Marco Ricotti (Dipartimento di Energia) e il supporto del prof. Benito Mignacca dell’Università di Cassino, ha fornito un contributo innovativo di rilievo.

Le valutazioni economiche sull’energia nucleare si sono tradizionalmente basate su modelli orientati agli investitori, che faticano a cogliere il reale valore (al di là di quello monetario) di infrastrutture che durano un secolo. ECOSENS ha contribuito all’evoluzione della discussione scientifica sviluppando un approccio che prende meglio in considerazione le prospettive a lungo termine, portando in primo piano le preoccupazioni di consumatori, governi, fornitori e investitori. Questa prospettiva è particolarmente interessante per la politica energetica italiana, dove il nucleare potrebbe supportare un sistema di alternative basato sulle energie rinnovabili.

Il progetto ha inoltre integrato i limiti ambientali nelle proprie valutazioni. Considerando i limiti planetari e i principi dell’economia circolare nei modelli economici, ECOSENS ha fornito un quadro che riconosce la limitatezza delle risorse e i costi ambientali. In pratica, questo significa che l’energia nucleare non può più essere valutata solo in termini di efficienza economico-finanziaria, ma anche in termini di compatibilità con un futuro sostenibile.

Il progetto ha sviluppato non solo nuove metodologie, ma ha costruito reti di fiducia tra discipline diverse andando oltre i confini nazionali, elaborato raccomandazioni di politica energetica fondate su input concreti della società e creato una piattaforma per un dialogo continuo. Per i professionisti del settore pubblico, industriale o della ricerca, i risultati offrono strumenti per anticipare meglio le preoccupazioni della società, valutare costi e benefici in modo più realistico e prendere decisioni più solide nel lungo periodo.

Con la conclusione di ECOSENS, il lavoro su questo tema non si ferma. Rendere l’energia nucleare coerente con i valori della società resta una sfida continua, soprattutto nel contesto della rapida transizione energetica italiana. Grazie a questo progetto, disponiamo oggi di strumenti più efficaci, conoscenze più chiare e, soprattutto, di una visione condivisa: un futuro energetico sostenibile deve essere co-creato con la società.

Condividi su: